Lettura Animata de’ La Fattoria degli Animali

Nel 1932 Aldous Huxley, nel 1932, nel suo visionario e profetico Mondo Nuovo, scriveva: “La dittatura perfetta avrà sembianze di 
democrazia. Una prigione senza muri nella quale i prigionieri non si sogneranno mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo ed al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù.”.Oggi nell’ epoca definita della POST Verità (post truth, è una comunicazione in cui il messaggio viene costruito su una notizia, senza alcuna verifica sulla veridicità del fatto, per suscitare una reazione emotiva e soggettiva del destinatario), siamo disposti a credere a tutto, imprigionati all’interno di 
mura invisibili, paralizzati in reti di informazioni che non dicono niente della realtà in cui viviamo e che in fondo interessa ormai a pochi. La realtà, se non la verità, non “funziona” per la felicità personale. Meglio credere ai, e riflettere sui, 140 caratteri di un tweet, al massimo 280. Quelli che ci governano l’hanno capito e vogliono che le cose rimangano così, come le 
raccontò Huxley in quell’utopico Mondo Nuovo. 

Noi stiamo facendo un’operazione Post Moderna o forse Ante Moderna, di certo non di moda. Proponiamo una lettura 
ed una riflessione. 

Questo l’obiettivo dell’evento che abbiamo organizzato per Venerdì 17 maggio alle ore 17.30 alla scuola Leopardi di Fuorigrotta. 

“Una lettura animata” (il titolo dell’evento) di un libro: La Fattoria degli Animali di Orwell, autore anche del famosissimo “1984”, quello del Grande Fratello, che però non è quello dei canali Mediaset. Che significa lettura animata? Due giovani narratori leggeranno brani del libro che legheranno fra loro spezzoni de’ “La Fattoria degli Animali”, un film d’animazione del 1954 diretto da John Halas e Joy Batchelor. Questo è stato il primo lungometraggio d’animazione britannico a distribuzione internazionale. Nel 1956 ebbe la nomination quale miglior film d’animazione al premio BAFTA ( equivalente inglese degli oscar). 

Mariacarla Casillo e Francesco Pipolo, 34 anni in due, saranno i narratori. Francesca Sorbino canterà la nostra “traccia sonora”, colonna sonora, soundtrack per quelli che non è fico se non c’è la parola inglese. 

La riduzione del testo e il montaggio del film sono stati realizzati da Benedetto Accietto e Stefania Imbimbo. 

A una settimana dal voto delle europee, forse, regalarsi il tempo di riflettere su un messaggio che ci viene da lontano è un’occasione per recuperare il senso di comunità per tornare a credere che l’ “Umanità”, parola disambigua leggeremmo su Wikipidia, ha necessità sostenersi su forti radici culturali, nutrite dall’humus di VALORI MORALI. 

Spero di vedere qualcuno di voi. 

Per quanto mi riguarda, io sono già contento con noi hanno lavorato tre giovani. In tre non arrivano a 50anni. Se fai qualcosa con e per i giovani, ti puoi dare sempre il diritto di sperare.   Invito

NON SOLO PER SPORT

pontileSono bastati due episodi, le dichiarazioni di Buffon su referendum costituzionale e quelle di Totti sulle Olimpiadi a Roma, assolutamente marginali nella quotidianità di notizie di ben altra portata politica, sociale e, anche, sportiva delle ultime settimane, per innescare un chiacchiericcio povero di idee e ricco di banalità, sul ruolo che il campione deve rivestire nella società. Per bilanciare, ma solo come numero, le due notizie di cronaca i precedenti, ricordiamo due episodi che, invece, sono nella storia, non solo sportiva, del secolo scorso: le vittorie olimpiche di Jessie Owen e la “diplomazia del ping pong”. Dovrebbero bastare per chiudere qualsiasi discussione sul ruolo che questi, volenti o nolenti, rivestono. Eppure, proprio perché è indiscutibile l’immagine che il campione ha sulle persone (ulteriore prove ne siano i miliardari contratti per sponsorizzazione commerciali di alcuni di loro), una riflessione comune sul ruolo sociale del campione e dello sport ci è sembrata utile.

L’ occasione saranno quattro incontri del progetto “ Non solo per Sport”, che l’associazione culturale La città di Pulcinella ha pensato di organizzare nell’ambito del Palextra dell’associazione MilleCulure. L’obiettivo: provare a dare una risposta ad una domanda solo all’apparenza semplice : qual è il ruolo, e di conseguenza la responsabilità, che un campione oggi ha, nel bene e nel male, nell’ influenzare il modello sociale ? L’associazione MilleCulure, con il progetto Palextra, concretizza nel bene, il ruolo che gli atleti olimpici napoletani si sono dati per contrastare la disuguaglianza sociale. L’associazione La Città di Pulcinella è da anni impegnata in un progetto di promozione della salute, “La Salute non solo Sanità”, attraverso eventi di informazione ed educazione sanitaria sui determinanti sociali di questa. Questa comunanza di intenti ha generato, per il secondo anno consecutivo, la collaborazione tra le due associazione e la realizzazione degli incontri. Questi avranno luogo nei mercoledì di luglio con inizio alle ore 20 nel Gazebo di Palextra all’interno della Mostra d’ Oltremare e saranno preceduti da un film che introdurrà al tema della serata.

Ciro Brancati